5 DIARIO DAL COVID 2

Biden contro Putin

Signore e signori, ben venuti nel teatrino della terza guerra mondiale.

Il presidente degli Stati Uniti Biden da del killer al presidente della Russia Putin.

Da gran signore, Putin gli ha augurato tanta salute. I giornali dicono che che Putin abbia detto a Biden che chi lo dice sa di essere.

Credo comunque che siccome il presidente Russo debba essere screditato agli occhi di noi italiani creduloni, l’informazione di regime abbia adottato una frase che viene detta in genere dai bambini.

La minaccia velata di Putin augurando tanta salute al vecchio Biden, mi sembra più consona all’aggressione verbale del presidente americano in carica.

Ricordo che Trump, era molto moderato, non era un guerrafondaio, e quindi potevamo dormire sonni tranquilli.

Ricordo ancora a tutti quelli che sostengono Biden che in Italia abbiamo le basi militari americane, quindi se a Putin gira storto, noi siamo ad un tiro di schioppo da lui.

Però stiamo pure tranquilli il nostro esercito è in fermento.

Durante l’esercitazione notturna, un autoblindo ha sparato una cannonata nella direzione sbagliata.

Le morti sono considerevoli, lo sgomento si può toccare con mano.

La battaglia del Cellina, dove indubbiamente ha vinto l’esercito italiano, reggimento Genova Cavalleria, sono riuscite a sventare l’assalto delle galline d’allevamento. L’allevamento ha avuto danni ingenti, un muro e la perdita di almeno una dozzina di questi pennuti addestrati all’assalto delle tavole degli italiani.

L’esercito italiano ha sventato questo assalto. Il titolare dell’azienda credeva fossero state galline normali. Comunque le forze dell’ordine stanno indagando sul fatto per identificare le galline decedute.

Oltre alla pandemia, ci si sta riproponendo la guerra fredda. E speriamo che resti fredda e che non si scaldi.

Qualcuno dice che gli americani si sono accorti che Biden sta dando i numeri, parla a vanvera.

Questi intrighi geopolitici sono incredibili. Mi piacerebbe vivere almeno un centinaio di anni solo per vedere cosa scriveranno sui libri di storia di questi eventi.

Nessuno parla più della Cina, indaffarata a comperare di nascosto tutte le nostre eccelleze.

Ci distraggono con la vaccinazione di massa, quando i prima ancora a non essere vaccinati sono i giornalisti, i ricchi e chi ci comanda e a noi vorrebbero imporre l’obbligo, altrimenti diventi una brutta persona, e noi pronti ad abbassarci ai ricatti, pur di crederci salvatori dell’ 0,02 percento della popolazione che potrebbe morire per questa malattia.

Ieri sera nel mio dormiveglia anche Briatore ha cominciato a promuovere l’obbligatorietà al vaccino. A questo punto se anche lui è un volta gabbano senza pietà, credo che gli abbiano dato un bel po’ di milioni. Anche perché alla domanda se lui si era vaccinato ha detto di no perché in corpo ha ancora gli anticorpi. La risposta non è stata immediata e naturale. L’imprenditore è rimasto muto un attimo, quasi perplesso alla domanda. Questo per me è un bel campanello dall’allarme.

Loro sanno che quello che vogliono iniettarci è un farmaco sperimentale, e quindi statene certi, loro non lo faranno ma pretenderanno che il popolo bue si metta in fila tutto contento a fare la cavia per qualche cosa della quale non sappiamo nulla, men che meno loro.

Lo ammetto preferisco la notizia della cannonata ai polli, perché mi fa ridere. Mi vedo questi soldati dentro il carrarmato, tutti presi a seguire coordinate e ordini e poi BUM…. Polli arrosto per tutti.

La metafora di questa vicenda è palese, l’universo attraverso gli avvenimenti ci fa capire cosa accade veramente nel mondo.

I polli sono il popolo italiano, chiusi in casa, ubbidienti come sempre alle regole.

Il carrarmato sono la sanità in generale, che in buona fede esegua l’ordine di inoculare il vaccino a tutta la popolazione che in questo caso è il territorio italiano viene disegnato come del capannone. Molti non saranno colpiti malamente da questo vaccino, altri invece inevitabilmente periranno. Per poter vaccinare tutti come vogliono loro, debbono abbattere un muro, che in questo caso è la nostra costituzione. Riusciranno a farlo solo in parte, perché in canna hanno un colpo solo. Ma ricordiamoci che le galline sono tante, e se beccano fanno male e paura, mentre loro sono in pochi, un solo mezzo blindato. Inoltre ricordo che l’ organizzazione della vaccinazione è in mano al comandate Figliuolo, quindi, più metafora di questa non si può.

A voi le conclusioni.

Buona giornata.

Lisa Ermacora

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