Buon senso
Un grande, grande Sgarbi ieri sera su rete 4, fortunatamente che c’è facebook così ho potuto vederlo.
Come al solito la sua innata “ pacatezza” e “ delicatezza” nell’esporre un concetto così preciso e reale, mi ha dato una gioia incredibile. Ho pensato che allora il mondo non è perduto.
Testuali parole:
– Fare trasmissioni in cui parliamo di come si fa il vaccino, di come non si fa, sia veramente INSOPPORTABILE per dare ai cittadini la sensazione di VIVERE IN UN INCUBO da cui non si esce più. E’ ora di riaprire ed usare le misure di rispetto per quelli che non corrono rischi come: i ragazzi, le persone che hanno quarant’anni cinquant’anni che vivano come prima. Occorre proteggere gli anziani e muoversi in quella direzione. E’ RIDICOLO quello che stiamo facendo è RIDICOLA L’INFORMAZIONE E’ RIDICOLO CONTINUARE A RACCONTARE, dico, E’ RIDICOLO CONTINUARE A PORTARE LE MASCHERINE DA SOLI, me lo dicono i medici oncologi del Sant Ursola di Bologna. E’ RI DI CO LO, guidare l’automobile , E’ TUTTO FOLLE. Abbiamo messo nella testa della gente una PAURA SENZA LOGICA, all’aria aperta nel sole sui colli Eugani non ti capita niente, SEI DA SOLO NON MASCHERARTI, DICANO QUESTO I MEDICI, RIPORTINO LA NORMALITA’, LA SMETTANO DI FAR VIVERE I SANI COME MALATI. E’ FOLLE, E’ UNA CAMPAGNA GROTTESCA, INTOLLERABILE.-
Ci vorrebbero uno scroscio di applausi. Grandioso.
Chissà se qualcun altro come me ha esultato a questa carrellata di parole di buon senso.
Dovrebbero scriverlo questo messaggio su tutti i giornali di informazione.
Che dire, dopo questo attimo di sana emozione che volete che possa aggiungere, in un minuto Sgarbi ha messo in piazza tutto il mio pensiero.
Non sempre in queste trasmissioni di “terrorismo” mediatico lasciano parlare apertamente i loro ospiti così. Anche la conduttrice non ha osato interrompere il suo discorso, neanche alle parole “informazione ridicola”. Credevo che lì lo bloccassero portando il discorso su altro e invece no.
Non credo torneremo più alla nostra vecchia normalità, anche perché siamo tutti un po’ cambiati dentro.
Non è che il mondo prima andasse molto meglio, eppure si tolleravano i bambini che muoiono di fame e adesso non si accetta un anziano che muore per covid.
Si tolleravano certe differenze di ceti sociali, ma ora che sono più evidenti e li troviamo fuori della porta di casa, mi sa che fanno più paura.
La società è già cambiata, per ora non so se in meglio o peggio. Ma vedo che la gente non tollera chi a testa alta passeggia senza mascherina, per i fatti suoi. Vedo che in genere qualche fanatico delle regole aggredire a male parole, chi è senza il dispositivo sulla faccia, come se il problema fosse la mascherina e non la paura di questa persona per un non mascherato.
Quando l’essere umano ha paura diventa aggressivo verso il “diverso”. Questo è molto triste, perché le persone sono talmente condizionate le une della altre da non avere più il buon senso.
Sembra che ormai siamo infastiditi gli uni sugli altri. Sei al supermercato tra le corsie, ci si evita come appestati e se per caso due persone si soffermano a salutarsi con gentilezza, sembra quasi che gli altri li vedano come degli alieni.
Forse il mondo aveva bisogno di un cambiamento, anche perché eravamo entrati in un enpasse che sembrava non ci portasse da nessuna parte, sia a livello economico che sociale. Ora siamo sicuramente in una fase di transizione e si sa, che le transizioni, possono essere dolorose. Il cambiamento richiede sacrificio.
Spero sempre che, dopo questa burrasca grottesca, come l’ha definita Sgarbi, il mondo riprenda a girare, non per il bene dei soliti potenti che muovono le pedine del mondo, ma per tutta l’umanità.
Credo a questo punto che la vita sia solo un’illusione e solo quando lasceremo questa dimensione, che a quanto mi pare potrebbe essere l’inferno, dove spurghiamo tutti i nostri peccati, scopriremo realmente la vita, quella vera, senza false illusioni.
Sorrido ancora alle parole di Sgarbi.
Quando cadrò in depressione riandrò a vedere questa sua fantastica messinscena, dal carattere forte e diretto.
Un cordiale saluto.
Lisa Ermacora