Mi chiedevo questa mattina se è vero che il governo si prende cura dei suoi cittadini.
Sembra di si, ma a pensarci bene direi di no. Le guerre che i governi creano per interessi economici metto a rischio le vite dei più giovani. Fin dalla notte dei tempi. Eppure mandano in guerra i nostri figli, non ci vanno loro sotto le bombe o in trincea. Pensavo che se dovessi vedere uno dei miei figli andare al fronte, prenderei il loro posto, pur di non vederli perire sotto il fuoco nemico. Invece i governanti stanno al sicuro nelle loro roccaforti, a impartire ordini alla truppe pronte a morire per loro, per degli ideali fasulli creati ad oc per reclutare i nuovi soldati.
Ne deduco che per interessi economici chi è al potere, potrebbe vendere il proprio popolo senza pietà, magari raccontando un sacco di fandonie, illudendo il popolo che tutto quello che fanno è per il loro bene.
Fortunatamente in questo periodo, non ci troviamo sotto le bombe nemiche, ma siamo sotto le bombe mediatiche, che non dicono le cose come stanno, ma che ingannano l’opinione pubblica per mero interesse personale non dell’intera comunità.
Eppure sembra che per quanti sforzi facciamo sia tutto fermo. Io non lo credo. Sento che ognuno di noi invece sta diventando sempre più forte, sempre più deciso, sempre più onesto con se stesso e gli altri, perché le piazze servono a riconoscerci, ad unirci e a non avere più paura.
Roma a quanto pare ha accolto 120.000 persone, che protestavano contro il green pass e l’obbligo vaccinale. Trieste 20.000 persone, mentre giorni prima aveva raggiunto le 30.000, e così via per tutte le città italiane. Udine che è una città molto borghese, ha raggiunto le sue 1.000 persone. Come sempre per me una delusione. Il friulano in genere non protesta, testa bassa e obbedisce. Non riesco ad accettare questo modo di pensare della mia gente, non posso credere che gente come noi che siamo riusciti a ricostruire i Friuli dopo il terremoto, non siamo capaci di scoperchiare questo sistema che ci porta a diventare schiavi di un gruppo di “macachi” non autorizzati da nessuno a governarci.
Faccio un appello con il cuore, vi prego, unitevi a noi, alla piazza di Udine, per dare forza e dignità a noi friulani, popolo fiero, giusto e “duro”. Non siamo pigri e timidi, usciamo tutti allo scoperto. Noi friulani manifestiamo in piazza della Libertà, non credo sia un caso. Non è una grande piazza, ma è la piazza giusta per questo tipo di manifestazione. Perchè manifestiamo per la libertà di tutti. Noi friulani, grandi lavoratori, come possiamo accettare di esibire una tessera verde per poter lavorare. Noi siamo liberi di lavorare, senza imposizione alcuna. Da quando in qua ci lasciamo ricattare per lavorare? Ma davvero abbassiamo la testa e accettiamo questo compromesso per andare a lavoro?
Sumo, su, du la sino finis?
Dove è finito il nostro, CUMBININ?
O il nostro VIODARIN?
Certo il “combiniamo” che serviva a vedere come ovviare a questo pass verde, aiutandoci gli uni con gli altri per ovviare il problema. Oppure vedremo cosa succede, intanto senza fretta lasciamo andare avanti le cose.
Ci stanno ingannando con questo pass. Ti dicono che il pass è la libertà. Allora adesso per poter avere la “libertà” ti chiedono due o tre dosi o quattro di vaccino, o otto o nove tamponi al mese. Mi sorgono ancora più domande. Ricordate il sillogismo con la patente di guida? Chi ci garantisce che un domani per poter lavorare, andare in giro vivere normalmente, non bisogna rinnovare sempre questo pass, con ulteriori vaccini, tamponi e perché no magari pagare duecento o trecento euro all’anno per poter mantenere il green pass?
Come fanno con il bollo auto, l’imu, insomma come fanno con tutte le cose che sono nostre di diritto. Sono riusciti a farci pagare fior fior di quattrini per le nostre cose, e adesso vedrai riusciranno a farci pagare anche il nostro diritto alla libertà e alla vita.
Non lasciamoci ingannare, loro non vogliono il nostro bene, non lo hanno mai voluto. Loro vogliono schiavi. La tratta degli schiavi non è mai stata così evidente come ora. Il fatto stesso che vogliono cominciare le vaccinazioni sui nostri bambini la dice lunga sulle loro false buone intenzioni che i rischi da vaccino sui più piccoli sono più alti della malattia stessa. Vogliono indurre i più piccoli ad abituarsi subito al green pass, per renderli schiavi per tutta la vita.
Se non vogliamo lottare per noi lottiamo per le future generazioni.
Domani i camionisti cominceranno a protestare, perché vorrei ricordare a tutti che loro sono quelli che durante tutto il periodo di chiusura, sono stati temerari e bravissimi a rifornire tutti i supermercati. Non avevano però un posto aperto dove mangiare, lavarsi o andare al bagno. Adesso se hanno fatto la scelta di non vaccinarsi, non possono andare a mangiare dentro ad un locale perché sprovvisti del lasciapassare verde.
Gli andranno in aiuto i centauri e credo anche chi ha i trattori.
Non voglio spaventare i ben pensanti, ma se i supermercati non vengono riforniti regolarmente, in poco tempo, non avremo da mangiare, o le medicine nelle farmacie, la benzina nei distributori. Si fermano i camionisti, si ferma tutto. Se fossimo coraggiosi e forti dovremmo fermaci tutti. Bloccare l’intero paese per un paio di giorni. Vedresti il governo scendere a patti con il popolo, non con le grandi banche o case farmaceutiche o multi nazionali. Dovrebbero scendere a patti con noi. Il vero motore di tutta l’economia. Se i lavoratori si fermano, alle multinazionali si bloccherebbero le produzioni, non farebbero più soldi e si renderebbero conto dell’importanza di ogni lavoratore.
Quindi godetevi questo periodo storico che forse è quello dove ognuno di noi è il vero protagonista della storia, ogni nostra scelta può fare la differenza sulla libertà o sulla schiavitù.
Buona domenica a tutti. E sabato prossimo anche se timidamente venite a riempire piazza Libertà a Udine, potreste scoprire di essere veri friulani liberi.
Lisa Ermacora.