Ricordo ancora quando ero bambina i negozi di via Umberto I, addobbati per le feste di Natale: Fagagna era accogliente in ogni suo angolo e le luci lungo le vie creavano un’atmosfera magica.
L’altro giorno una cliente che viene da fuori mi ha fatto notare una cosa che anch’ io avevo rilevato ma che cercavo di ignorare per non farmi prendere dalla tristezza.
La signora mi disse:
– Certo che Fagagna è proprio un paese infelice, così buio e senza addobbi. Eppure siamo a Natale, i paesi hanno delle decorazioni bellissime, a voi invece neanche i lampioni lasciano accesi. Siete in castigo? Vengo qui perché mi trovo bene con te, altrimenti non verrei da queste parti neanche morta. –
Ho sospirato amaramente.
In effetti Fagagna non è mai stata ben illuminata a livello stradale ma ora che siamo in periodo di festa si nota ancor di più che è tutta buia, che non c’è neanche una luminaria natalizia.
Chi vuoi che da fuori sia invogliato a fermarsi a fare qualsiasi cosa a Fagagna?
Le persone dicono che i negozi non sono come quelli di una volta e si chiedono perché i commercianti chiudano o non investano nel nostro territorio. La risposta è semplice: in primis perché le banche e le assicurazioni si sono appropriate dei negozi centrali del paese, in secundis perchè molte persone fanno acquisti nei centri commerciali e terzo perchè l’amministrazione comunale sembra fare scelte che vanno contro l’interesse del commercio del nostro paese, tenendo le strade buie per risparmiare, come se il risparmio di qualche led fosse vitale per le casse del Comune.
Andare la sera verso la piazza per recuperare la mia auto, al buio, non è per niente piacevole, e io la piazza la conosco bene! Pensate a come si senta chi viene da fuori !
Temo che la prossima volta andrà a bere un caffè o un prosecco a San Daniele o a Majano dove il centro è valorizzato di più. E così Fagagna si avvierà a diventare esclusivamente un dormitorio!
Avete notato quanti si stanno lamentando per i furti in casa? Di certo con il buio pesto i ladri vanno a nozze!
Rimpiango la mia bella Fagagna, pulita, luminosa e gioiosa.
In questo periodo l’ infelicità alberga in molti cuori che non hanno motivo di far festa: una luce non dà la felicità, ma una luce accesa è simbolo di speranza, calore, famiglia, gioia.
Una casa buia mette malinconia, già quando accendi anche solo una candela senti che ti si riscalda il cuore.
Una sera passando per il centro del paese ho visto che solo la DPC computer aveva una luce in vetrina tanto forte da sembrare un faro nella notte.
Un padre in questo periodo fa di tutto per portare un sorriso ai suoi figli: fa un albero di Natale a costo di mettere insieme rami di abete tagliati qua e là, compra qualche regalo anche se modesto, fa in modo che sotto l albero non manchi qualche dolce. Cerca insomma di creare la magîa .
Fagagna sembra orfana perché , come ha detto la mia cliente , si presenta scura, trascurata e infelice.
Fagagna sembra appunto aver perso per strada la magìa del Natale, oscurando la via principale che è il cuore pulsante di ogni paese.
In queste sere sicuramente non vedremo persone gioiose camminare col naso all’ aria lungo le vie del nostro paese, speriamo che il prossimo anno le cose siano diverse.
E soprattutto spero che in ognuno di noi brilli quella luce interiore personale che illumina il buio esterno.
Vi auguro di passare una bella domenica, nel calore delle vostre case con le vostre luci accese, in barba a chi ha scelto di lasciarci al buio.
Lisa Ermacora