IPOTETICAMENTE INFERNO

Imprenditore di Firenze si suicida nel suo locale, mamma siciliana e il suo bambino muoiono in circostanze misteriose dopo un incidente.

Questo è nulla in confronto a cosa succede nel mondo ogni giorno.

Pedofilia, vendita di organi, guerre, malattie, fame nel mondo, problemi psicologici di ogni genere, persecuzioni, schiavismo, torture, odio, invidia, rancore, paura ecc.

Ma siamo sicuri che la terra non sia in realtà l’inferno, descritto da Dante o dalle varie religioni?

Immaginatevi Adamo ed Eva, quando sono stati espulsi dal paradiso terrestre, per essere catapultati in poche parole all’inferno, che sembra il paradiso ma con regole totalmente diverse. Partorirai con dolore cara Eva, mentre Adamo dovrà faticare per avere i frutti della terra. Poi sono nati Caino e Abele, ed ecco che uno uccide l’altro per invidia. Perfetto. Vivono all’inferno. Altrimenti si sarebbero amati e adorati e sarebbero stati tutti felici. Noi compresi.

E se nascere in questa terra volesse dire morire nel paradiso terrestre?

Ecco forse il perché del battesimo cristiano per purificarci dal peccato originale ( chissà cosa abbiamo combinato in paradiso).

Da quando siamo piccoli soffriamo per molteplici cose. La nascita, il freddo, la fame. Ci possiamo sentire amati e accettati in famiglia e magari odiati nella comunità o viceversa.

Soffriamo di mal di pancia, mal di testa, febbre. Conflitti a scuola o sul lavoro. Rincorriamo sogni che a volte non realizziamo mai, cadendo nella frustrazione.

Viviamo faide famigliari inenarrabili, ci sono guerre tremende in tutti i periodi storici.

Solo con la bomba atomica in Giappone hanno vissuto una vera devastazione e quanti morti. Le foibe, delle quali si parla molto poco, come pure la persecuzione degli ebrei.

Cristiani uccisi tutt’oggi nel mondo da altre religioni, come pure gli indiani d’America distrutti da un mondo che credeva di essere migliore.

Nella storia si sono susseguiti dittatori d’ogni genere, per sottomettere i popoli.

Dentro di noi lottano continuamente bene e male, senza sosta, rendendo la vita a volte un vero inferno.

Il Diavolo è subdolo, ti fa credere che lui non esiste e magari è colui del quale ti fidi di più (nascosto nelle istituzioni d’ogni genere, sia laiche come quelle pubbliche o religiose).

E se le fiamme dell’inferno, fosse tutta la sofferenza che viviamo in questa vita ardendoci vivi?

Chi vive una brutta malattia, vive il suo inferno. Coloro che vivono nel mezzo delle guerre, quello è il loro inferno.

Una madre che perde suo figlio di qualunque età esso sia, vive un inferno.

Questo inferno travestito da paradiso.

Non credo sia facile spiegare quello che a volte guardiamo attorno a noi.

Alcune persone sono più sensibili al dolore, altre invece sembra non provino nulla, in entrambi i casi vivono il loro inferno interiore.

Quante ingiustizie ognuno di noi ha vissuto, più o meno gravi, quanto abbiamo sofferto per questo. Ecco che viviamo l’inferno.

Maremoti, terremoti, alluvioni, trombe d’aria, chi ha vissuto tutte queste calamità naturali, perdendo tutto ha vissuto il suo inferno.

E se questa terra fosse una matrix depurativa?

Nelle religioni più antiche sono insegnate grandi verità, incomprensibili a noi comuni mortali perché accecati dalle fiamme di questo inferno che ci bruciano gli occhi e ci rendono sordi. Ade è furbo ti fa ascoltare la musica che vuoi sentire mentre ti tortura con mille stratagemmi.

C’era una serie tv che si chiamava “ Anche i ricchi piangono”. Certo nessuno qui nasce immune dal dolore fisico o interiore. I soldi non sono l’immunità alla sofferenza.

Il potere è l’inganno dell’umanità.

Anche Gesù su questa terra era stato tentato dal diavolo, dal potere, per ben quaranta giorni in un deserto. Il demonio gli offriva ogni ben di Dio per farlo capitolare, ma lui resistette ad ogni lusinga.

Noi invece se ci offrono ciò che più desideriamo non credo riusciamo a dire di no. Gesù essendo in grado di fare miracoli di ogni genere avrebbe avuto l’intero mondo ai suoi piedi. Magari diventando un dittatore senza cuore. Invece ha fatto la scelta che lo ha portato dritto dritto sulla croce. Morire in croce è dolorosissimo, ecco il suo inferno ( ipoteticamente parlando).

Anche la storia di questa pandemia è infernale. La paura alimenta lo stato infernale di questo mondo.

Chissà in quanti hanno sofferto di attacchi di panico. La paura monta dentro l’individuo in maniera incontrollata e senza un motivo reale. Questo è vivere in un inferno incontrollato, che più hai paura più l’attacco di panico si impadronisce di te.

Il diavolo sa come fare a farti credere di vivere in un mondo meraviglioso, mentre sei distratto dai suoi magheggi per farti credere che è tutto bellissimo e giusto, lui lavora per alimentare il male che ti crea quella paura che gli piace tanto.

Con il progresso abbiamo lasciato dietro di noi quei pochi valori che in qualche maniera ci davano la speranza in una vita migliore. Togliendo la speranza alle persone il diavolo ha vinto sull’umanità, perché senza valori e speranza l’uomo diventa un guscio vuoto, soldatino lobotomizzato, schiavo e incapace di ribellarsi.

La ribellione di Gesù è stata la risurrezione. Cosa che ognuno di noi può sperimentare se crede in se stesso e non lascia sparire la speranza, come l’imprenditore di Firenze e la mamma siciliana.

Piccoli esempi di come a volte l’inferno s’impadronisce di noi e ci divora la speranza, portandoci a fare scelte che producono ulteriore inferno anche a chi ci amava.

Non sappiamo ancora per certo come sono morti mamma e bambino, ma la scelta della mamma di allontanarsi dalla strada fa capire che era spaventata (forse perché con l’incidente il bimbo aveva battuto la testa e perduto i sensi) .

Siamo tutti angeli e tutti demoni, dentro di noi convivono entrambi. Potremmo diventare mostri sadici che fanno del male sedotti dalla sete di potere.
Oppure scegliere il bene, portando speranza per un mondo migliore ovunque andiamo, anche se questa terra è l’inferno. Speriamo di poter ancora contare sul nostro libero arbitrio.

Lisa Ermacora

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *