Il Sud Italia brucia, il Nord Italia invece viene bombardato dall’alto dei cieli con grandine di dimensioni fuori dall’ordinario che devasta agricoltura, case, auto e tutto quanto incontra sulla sua traiettoria.
Mi sorge il dubbio che si voglia devastare il territorio italiano solo perché è l’unico stato dell’Unione Europea non in recessione.
Dà fastidio vedere questo paese che, se pur devastato dai terremoti, dalle alluvioni, dai tornado, da grandine di dimensioni mai viste prima,da incendi, sa rialzarsi in piedi.
La Germania comincia a perdere colpi e la Francia, con il popolo in rivolta, barcolla. L’Italia invece, pur subendo anche un’invasione africana senza precedenti, zitta zitta tira a dritto e resta ancora in piedi.
Pur essendo messi a dura prova dalle nefaste calamità provocate dalla geoingegneria o manipolazione climatica gli Italiani si rimboccano le maniche e vanno avanti.
Si stringe il cuore a vedere coloro che sono stati colpiti senza pietà da queste calamità costruite ad arte per farci credere all’emergenza climatica e per metterci in ginocchio come se avessimo subito un attacco di guerra.
Già anni fa si diceva che oramai le guerre con le bombe erano obsolete e per poter aggredire una nazione si sarebbe arrivati all’attacco climatico.
Il clima è talmente manipolato dall’uomo che mi viene da ridere quando sento ancora persone credere che quello che arriva dal cielo è naturale.
Conformazioni nuvolose a cappello enormi come quella che ho visto in questi giorni non le avevo mai viste nella mia vita. I fulmini erano color arancio, visti cosí prima solo nella mia fantasia: molte persone hanno notato la colorazione dei fulmini diversa rispetto alla norma. Molti si chiedono quali sostanze siano state irrorate nell’aria per creare quell’effetto da colori di fuoco d’artificio. Senza contare i venti fortissimi e i chicchi di grandine dalle dimensioni una bottiglia di acqua da mezzo litro.
Non ditemi che sono eventi normali: di normale qui non c’è proprio nulla.
E al tg cominciano già a dire a chi vive nelle zone sferzate dalle fiamme di stare a casa ed uscire solo quando strettamente necessario.
Mi ricorda tanto quando ci esortavano a stare a casa per non contagiare.
La storia si ripete con il clima, manca solo che ricomincino con le zone rosse, arancioni, verdi, bianche.
Intanto per il clima hanno attivato le casse integrazioni, perché con il caldo non si può lavorare. L’altra mattina quando sono uscita di casa il termometro segnava 17 gradi.
A questo punto mi chiedo se per coloro che vivono nelle zone più calde della terra hanno per caso offerto un cassa integrazione dato che tutto l’anno i lavoratori devono sopportare temperature che arrivano fino a 50 gradi.
Veramente questo anno è l’anno delle stupidate costruite alla perfezione per rimbambire ulteriormente l’Italiano servo del sistema.
Adesso chi mette in discussione il cambiamento climatico viene additato come negazionista. Anche premi Nobel climatologi di fama mondiale smentiscono questa narrazione, eppure l’informazione ufficiale continua imperterrita con le bugie di Stato.
Alla fine chi ci informa ha poca fantasia, non riesce ad inventarsi storie plausibili e quindi si arrampica come può sugli specchi i quali oramai riflettono in maniera alquanto sfocata la falsa realtà che loro decantano.
Io, come sempre, sorrido di fronte a questi cantastorie sgangherati e mi stringo forte a coloro che stanno subendo questi attacchi tremendi alle loro vite.
Oramai i nodi stanno venendo al pettine, anche se sono ancora molto resistenti: con un po’ di balsamica pazienza li scioglieremo uno ad uno, riprendendoci così la nostra Italia, in tutta la sua forza e bellezza.
Vi auguro un’allegra e spensierata domenica.
Lisa Ermacora