Oggi parleremo di cucina.
Un argomento caro a tutti, perché tutti mangiamo.
In questo caso non scriverò di alta cucina o di ricette dal sicuro risultato, ma parlerò di ricette da poveri, con ingredienti poveri con risultati scarsi mediocri e poco gradevoli.
Prima ricetta dal libro di Arcuri, come far fallire una campagna vaccinale. Investire denari non propri per delle primule, che facciano sembrare il piatto una bella primavera, commissionare i vaccini a Pfiser, con un po’ di Astrazeneca, e una buona quantità di Moderna, il tutto condito con l’OMS, per rendere il composto ancora più disgregato.
Inoltre la commissione europea ha bocciato la proposta di rendere il tutto obbligatorio e con passaporto vaccinale. Mi sa che tutti si sono accorti dell’inutilità di questo ingrediente tanto decantato che è il vaccino.
Mi raccomando conservare il tutto in soluzione criogenica per rendere omaggio ai posteri della ricetta cura malattia, per svendere l’Italia alla futura cucina cinese internazionale.
Poi abbiamo la grandiosa e strepitosa ricetta dal libro mastro di Renzi. La ricetta crolla governo, per non far capire al popolo che uno stato d’emergenza protratto dopo i 360 giorni è un colpo di stato, quindi con il relativo arresto e processo per direttissima di questi malfattori.
Invece per salvare il minestrone così ben creato, si fa un finto tracollo di governo, ben mescolando gli ingredienti, pur sempre gli stessi, per far risorgere un minestrone che invece di trovartelo a pezzi, con gli ingredienti ben distinti per riconoscere meglio quello marcio, ti creano un bel passato. Così da non far uscire quei 300 ingredienti e vogliono restare ancora nel calderone.
Un’altra ricetta dalle grandi sorprese è proposta dal libro più interessante e di facile consultazione. Con la RAI la ricetta non sbagli mai.
La ricetta che sembra più buona in assoluto e San Remo lo svago per distrarre le masse per eccellenza. E’ come una bella torta, ma quando la vai ad assaggiare fa schifo.
Certo bisogna rivisitare la ricetta, se prima il contenitore era un teatro ora deve essere uno studio televisivo, per non offendere i teatri fermi da almeno un anno.
Inoltre gli ingredienti base che sono il pubblico, da pubblico diventano figuranti, altrimenti la ricetta non può essere svolta. Se poi sono gli infermieri o medici, allora il risultato torta bella ma cattiva è assicurato. L’apparenza per questa ricetta è tutto. L’ingrediente principale Amadeus è un po’ perplesso, ma se sollecitato con un bel cucchiaio pieno di denaro forse forse capitola.
L’ingrediente più importante in assoluto che dovrebbe vigilare e sistemare queste nefaste ricette è Mattarella, ma lui tiene nascosto un vecchio ingrediente per niente idoneo per la risoluzione di questi nefasti ingredienti. Chi non si ricorda del caro vecchio e stagionato Napolitano che continua a mettere lo zampino in ogni scelta, se un ingrediente è troppo vecchio a volte è anche scaduto, sarebbe meglio evitarlo.
Spero non vogliate mettere alla prova le vostre doti culinarie sopracitate lo so che potrebbero sembrare ricette interessanti da così grandi e strepitosi libri di cucina.
Ma vi esorto a farvi un dolce di buona qualità per addolcire un po’ quell’amaro che ci resta in bocca ogni qual volta accendiamo la tv o il pc, per entrare nei social con la speranza che ci distraggano dall’amarezza di questa vita vissuta mascherati e distanziati.
Io lascio questa ricetta, non si sa mai che vi piaccia.
TORTA CAPRESE ( Forse l’ho scelta in omaggio a Sgarbi e alle sue capre)
Ingredienti:
-170 g di cioccolato fondente
-250g di farina di mandorle
-170g di burro a temperatura ambiente, più 10g per lo stampo
-170g di zucchero semolato
-4uova
-scorza grattugiata di una arancia bio
-10 grammi di farina 00 per lo stampo
-15g di zucchero a velo per servire.
Preriscaldare il forno a 180 gradi, fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato precedentemente tritato, togliete dal fuoco unite il burro e fatelo amalgamare perfettamente con il cioccolato. Separate i tuorli dagli albumi. Montate i tuorli con 100 g di zucchero e la scorza dell’arancia, fino a quando il composto sarà gonfio e spumoso. Unite il cioccolato e il burro fuso. Aggiungete la farina di mandorle e mescolate fino a quando il composto non risulta omogeneo. Montate gli albumi e quando inizieranno a diventare bianchi aggiungete poco per volta gli altri 70g di zucchero fino a quando il composto non risulterà sodo e gonfio. Poi incorporateli al composto con in cioccolato mescolando lentamente dal basso verso l’alto facendo attenzione a non smontare il tutto.
Versare poi il composto nella stampo imburrato e infarinato e mettere in forno a 180gradi per 40/45 minuti.
Lasciate raffreddare completamente la torta prima di toglierla dallo stampo. Poi servitela con una spolverata di zucchero a velo.
Buona domenica .
Lisa Ermacora