dalla scuola alla pedofilia è un attimo.
Capisco sempre meno questo mondo che non tutela i più piccoli, che vuole togliere loro l’innocenza e la bellezza della scoperta attraverso quegli occhi che poco hanno a che fare con il giudizio.
Quanti di voi sono stati bambini?
Quanti di voi hanno giocato al dottore e all’ammalato con l’amichetto o l’amichetta di turno?
Quanti hanno esplorato di nascosto il proprio corpo?
Quanti di voi hanno avuto una figura adulta che spiegasse come giocare con se stessi e gli altri?
Ebbene, ora l’adulto fin nella tenera età di un bambino, in ambito scolastico, vuole prendersi la briga di dare, secondo la propria logica e la propria sensibilità, un’educazione sessuale a 360 gradi:
dalla semplice esplorazione del proprio corpo, all’esplorazione del corpo degli altri, alla masturbazione, a come si usa un profilattico, a come si usano i giochi erotici e via discorrendo.
Insomma dagli 0 ai 18 anni si attiva questo percorso sessuale a tutto tondo.
Mi chiedo come sia possibile arrivare a tanto. A profanare senza ritegno la vita sessuale di un individuo. Sì, profanare, perchè fin da piccoli abbiamo una qualche forma di curiosità per la sfera sessuale che con l’innocenza della tenera età viene esplorata in maniera individuale e con le proprie forme di interesse.
Ricordo che a tredici anni tra ragazze un giorno a scuola si parlava di masturbazione. Io, nella mia più totale ignoranza, non sapevo cosa voleva dire “masturbare”. Quindi ascoltavo le mie amiche apparentemente più esperte di me che cercavano di spiegare questa innovativa pratica.
Arrivata a casa andai a prendere il vocabolario e quando lessi il significato di quella parola compresi che era una pratica della quale non mi importava niente. Preferivo senza ombra di dubbio andare in giro a correre su e giù per la piazza o guardare i Mimi alla televisione.
Quindi a quell’età non ero ancora pronta a capire e accettare certe pratiche. Non oso immaginare come mi sarei sentita se a scuola qualche insegnante mi avesse spiegato come si usa un sex toy o cose del genere.
All’età di sei anni ero innamorata persa del mio vicino di casa, bello come un adone, anche lui della mia età. Giocavamo sempre assieme, volevamo sposarci. Un giorno, vedendo un film alla tv, ci siamo accorti che gli adulti si baciavano con la bocca aperta. Andammo nella sua cameretta a provare questa pratica amorosa. Avvicinammo le nostre bocche aperte, rimanemmo fermi così per qualche secondo. Poi decidemmo che gli adulti erano strani forte e giocammo con i lego, più interessanti e colorati dei baci a bocca aperta.
Anche qui, immaginate un adulto che ci avesse invitato a sperimentare il bacio “alla francese” a sei anni!
Quale scoperta in futuro avremmo potuto fare, se già un adulto ci avesse indirizzato verso pratiche che avrebbero forse potuto destare curiosità ma non sarebbero certo state adeguate alla nostra maturità?
Ovvio che il compito della scuola è insegnare, ma deve spiegare il corpo umano e le sue funzioni, ma non deve entrare a gamba tesa nella crescita sessuale di ogni bambino. Ci sono giovani che sono più propensi ad avviarsi alla sessualità precocemente e altri invece che hanno tempi diversi.
Ma davvero accettereste che vostro figlio o figlia venga portato in una stanza nella scuola, fatto spogliare e invitato a giocare con il proprio sesso o con quello degli altri a scopi didattici? Magari con gli insegnanti nudi a loro volta che si lascino palpeggiare dalle innocenti mani dei vostri figli?
Queste cose in alcune scuole all’estero sono già avvenute. Io le trovo aberranti e disgustose.
Inoltre nei testi scolastici si comincia a far emergere la sessualità gender. La natura ha creato maschi e femmine, il resto sono variazioni mentali dell’individuo.
La sessualità nei bambini non si tocca, non si insegna. L’adulto deve starne fuori. Solo ed esclusivamente se il bambino pone delle domande deve rispondere in maniera seria e professionale, senza alcuna dimostrazione pratica.
Perchè il confine con la pedofilia è labile.
Già si vuole sdoganare la pedofilia, facendola passare per una normale inclinazione sessuale
Personalmente lo trovo allucinante.
Tenete d’occhio i vostri figli, non lasciate che la scuola detti legge anche sulle competenze che non dovrebbe avere.
La malizia i bambini ce l’hanno certo, ma è una malizia innocente che li aiuta a sperimentare se stessi nel mondo esterno. Invece l’adulto ha una malizia più subdola, incline a portare beneficio a se stesso.
Proteggiamo i nostri figli da queste assurdità. La pedofilia è un male che ammorba il mondo, non facciamola diventare una cosa legale.
A noi nessun adulto ha insegnato qualcosa sulla sessualità, eppure la viviamo lo stesso, ognuno come gli pare, con la propria sensibilità e fantasia. Il nostro compito di adulti è insegnare il rispetto dell’essere umano. Quindi: no violenza e no ricatti, se una persona non desidera stare con noi non dobbiamo prenderla con la forza, dobbiamo rispettare la sua libertà. Una persona si può ticdare solo col suo consenso. Questo dobbiamo insegnare.
Per il resto, per quanto riguarda la sessualità, lasciamo ai nostri figli la libertà di diventare adulti consapevoli tramite le esperienze personali, non tramite le direttive di qualche sedicente insegnante.
Buona giornata.
Lisa Ermacora