VENERDI IN ROSA

Venerdì 27 maggio 2022  Fagagna è stata testimone di un grande evento: i ciclisti del Giro d’Italia hanno attraversato velocemente e senza soste  il nostro centro cittadino, addobbato con nastri, palloncini, bandierine e striscioni tutti rigorosamente in rosa.
Bello il paese animato.
Ma questa dolce parentesi rosa non cambia i momenti che viviamo.
Certo è bello vedere la collaborazione tra i paesani per vestire il paese di  rosa e omaggiare il Giro. Questa collaborazione però per faccende più importanti di una gara ciclistica non si vede neanche a cercarla col microscopio.
Tutte le energie del mondo vengono utilizzate sempre per festeggiare eventi sportivi. Invece per liberare i nostri figli dalle mascherine a scuola nessuno muove un dito.
Intanto il dottor Frajese alla Camera  dei Deputati  ha esposto studi scientifici sul vaccino alquanto allarmanti. I vaccinati si ammalano di covid più dei non vaccinati. Il vaccino modifica  il dna, indebolisce il sistema immunitario, può provocare tumori ecc. Ma i telegiornali di queste evidenze scientifiche non  fanno parola.
L’importante per l’italiano medio è credere nella scienza, quella che racconta fregnacce senza vergogna.
Questo è il governo dei migliori, quello che prende in giro il cittadino.
Il presidente Draghi ha fatto vedere durante la sua discutibilissima conferenza stampa dati falsi al popolo italiano sull’efficacia di questo vaccino. Sono impressionanti le reazioni avverse ad esso, eppure continuano a raccontare storie false per ingannare il popolo e coinvolgere  i più creduloni nella sperimentazione.
Ma ci uniamo  per i ciclisti, non per rovesciare questo governo che ci ha ingannato.
Aspettiamoci ora nuove quarantene per il vaiolo delle scimmie e nuovi “fantascientifici ” vaccini.
 Qualche “complottista” dice che siccome una reazione avversa del vaccino covid è il “fuoco di San Antonio” il quale si  manifesta con delle pustole, queste pustole saranno considerate causate da vaiolo scimmiesco. Mi ricorda tanto l’influenza stagionale fatta passare per covid!
Se ci guardiamo attorno vediamo morire improvvisamente persone sane e giovani, oppure vediamo gente che ha tumori fulminanti. Perchè?
Lo so, sono ripetitiva, scrivo da mesi le stesse cose, eppure mi sembra che nessuno veda ciò che vedo io. Anche se la verità si sta facendo strada , mi sembra che tutti si girino dall’altra parte per non affrontare questo tir ( cioè queste morti improvvise) che sta arrivando inesorabilmente addosso a tutti noi. Perchè anche se non sei vaccinato, hai sempre accanto a te amici e parenti che ami, che ovviamente non vuoi nè veder soffrire e meno ancora morire.
Sono catastrofista? 
Può darsi. Ma sono anche realista.
La vita è come una gara di ciclismo. Nasciamo tutti con una bella bicicletta con cui pedalare. Spetta a noi allenarci e curare quella bicicletta. Forse arriveremo primi, forse ultimi. A volte cadremo lungo il percorso. La fatica delle salite si farà sentire. Ci sentiremo stanchi e spossati perché disidratati, poi in buona fede  crederemo che un altro ciclista con la bici più bella e grande della nostra ci possa offrire una borraccia d’ acqua per aiutarci a continuare a pedalare e invece, siccome lui vuole essere il vincitore ,ti offre una bevanda avvelenata oppure mentre tu con fatica continui a pedalare si attacca a te e tu inconsapevolmente lo traini ingannato dalla bellezza della sua bicicletta.
La gara della vita è sempre individuale, nessuno può pedalare per te, però ti portano a credere che sei su un tandem e che bisogna pedalare tutti insieme per vincere, invece stanno sfruttando la tua energia e innocenza per vincere  e magari portarti via anche la bicicletta.
Ci chiedono di vaccinarci per il bene della collettività, ci chiedono di spegnere il  condizionatore per un bene comune. Insomma ti chiedono sacrifici per il bene di tutti.
Possibile che nessuno capisca che sono solo illusioni per renderci quei bravi ciclisti che pedalano per dare energia al  gradasso dalla bici più bella?
Interessante questo Giro  d’Italia che è passato qui da noi dopo ben sessant’anni ( almeno così mi è stato detto). Vedevo  i miei compaesani sul crocevia di via Umberto I accalcati per spronare i ciclisti, così sereni e felici. Sopra  la mia testa un elicottero che osservava dall’alto la gara.
Ho alzato lo sguardo per guardare questo rumoroso velivolo televisivo, il cielo era di un azzurro spettacolare! Mentre  tutto questo accade festosamente intorno a me, rientro nel silenzio del mio negozio perché consapevole che questo tipo di manifestazione non mi appartiene. Sorrido al pensiero di mio padre che sicuramente avrebbe fatto carte false pur di vedere a Fagagna i corridori del Giro  d’Italia.
Quelli erano altri tempi, quando eravamo  tutti illusi che i governi fossero dalla parte dei cittadini, quando  pareva i governi non avvelenassero i propri popoli per arricchire i soliti noti, quando i medici erano ancora medici liberi di professare la propria arte.
Cosa ricorderò di questo venerdì? Sicuramente il furgoncino dei gadget che invitava la gente a comprare magliette, borracce, cappelli a cinque euro. Un sacco di bambini in piazza,  con il loro vociare allegro.
Dimenticavo, non fatevi distrarre dal Giro e  ricordatevi di seguire gli eventi della guerra in Ucraina. Forse   Putin non è quel cattivone che hanno descritto, forse i cattivoni li abbiamo in casa….

Buona domenica
Lisa Ermacora

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